Il reflusso gastrico: quando il cavolo può aiutare la situazione

Secondo le stime e gli studi più recenti, più della metà della popolazione mondiale soffre di reflusso gastrico, meglio conosciuto come “reflusso gastroesofageo”.

Si tratta di un disturbo piuttosto fastidioso, e che può interferire in maniera significativa con la nostre routine. Ma di cosa si tratta esattamente? Esistono dei rimedi naturali? Scopriamo di più in questo articolo.

Il reflusso gastrico quando il cavolo puo aiutare la situazione

Il reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo è un disturbo che comporta la risalita temporanea e parziale del contenuto dello stomaco attraverso l’esofago. Questo fenomeno causa inevitabilmente una sensazione sgradevole che è impossibile ignorare, anche perché a lungo andare, questi episodi possono diventare cronici e degenerare in una vera e propria malattia da reflusso.

Ma perché avviene questo? Come abbiamo avuto modo di vedere, il reflusso interessa lo stomaco e l’esofago. Lo stomaco, infatti, è quell’organo che produce acidi per digerire e facilitare l’assimilazione dei nutrienti del cibo che abbiamo appena consumato.

Tuttavia, a volte quest’acido può essere presente in quantità eccessiva e può influenzare negativamente tutto l’apparato digerente, e la diretta conseguenza di questa condizione, è la risalita del contenuto dello stomaco attraverso l’esofago. I fattori maggiormente responsabili sono un’alimentazione scorretta e poco equilibrata, uno stile di vita sedentario e le cattive abitudini, come il fumo o l’alcol.

shutterstock 1647083794Come curare il reflusso gastrico in modo naturale?

Per curare e prevenire il reflusso gastroesofageo esistono diversi trattamenti farmacologici, ma questo non esclude la possibilità di ricorrere anche ad alcune soluzioni naturali che si rivelano molto efficaci. Ci sono, infatti, alcuni alimenti che riescono ad abbassare l’eccessiva acidità di stomaco, e sono i cosiddetti “alimenti alcalinizzanti”.

Il consumo quotidiani di questi cibi consente di riequilibrare progressivamente il pH dello stomaco, senza alterarlo in maniera brusca, ma preservando un livello di acidità adeguato al naturale processo di digestione.

Tra gli alimenti alcalinizzanti ricordiamo ad esempio:

  • L’avocado
  • Il cetriolo
  • Le mandorle
  • Gli asparagi
  • Il miglio
  • I broccoli

Tuttavia, uno degli alimenti dai maggiori benefici sotto questo punto di vista è il cavolo, con cui potrete preparare con il nostro estrattore di succo degli ottimi estratti benefici!

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Il succo di cavolo per alleviare il problema

Il cavolo è un ortaggio molto economico e dai grandi benefici per la nostra salute. In alcuni paesi a malapena viene consumato, soprattutto perché in tanti non amano il suo odore in fase di cottura, ma in tanti altri paesi è tra gli ingredienti di base di moltissime ricette perché è un alimento che si presta bene a diverse preparazioni.

In tema di reflusso gastroesofageo, il cavolo è un ottima soluzione naturale perché è un alimento antiacido, capace di regolare la funzione dello stomaco, del fegato e dell’intestino. Inoltre può neutralizzare l’acidità e aiutarci a prevenire e trattare le ulcere gastriche, grazie alla protezione che offre alla mucosa gastrointestinale. Il consumo di cavolo, inoltre, consente di depurare l’organismo, di migliorare le difese immunitarie e di alleviare il dolore dei reumatismi.

Per ottenere tutti questi benefici, quindi, possiamo prepararci ogni giorno un estratto di cavolo, unito alla mela. Un ottimo suggerimento poi, è quello di unire all’estratto anche delle foglie di malva che hanno l’importante capacità di rigenerare le muco infiammate.

2 comments

  1. FRANCO SCARAMELLI

    Vanno bene tutti i tipi di cavolo, per contrastare il reflusso cronico?

    1. Paola Zanovello

      Il cavolo, in generale, è considerato un buon alimento per chi soffre di reflusso gastroesofageo, poiché ha un effetto alcalinizzante e può ridurre l’acidità gastrica. Varietà come il cavolo cappuccio, cavolo verde e cavolo riccio possono essere utili, ma non tutte le persone reagiscono allo stesso modo alle verdure crocifere. Alcuni possono sperimentare gonfiore o gas intestinali, che potrebbero peggiorare il disagio. Per questo motivo, è importante valutare il tuo livello di tolleranza o consultare un nutrizionista.

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