Sono 18 milioni gli italiani che passano la pausa pranzo fuori casa, il piatto più gettonato rimane il riso freddo, condito con il tonno o dei pomodori, altre alternative sono i panini e i tramezzini. Si può fare di meglio?
Cosa dice l’organizzazione mondiale della sanità
L’Organizzazione Mondiale della Sanità continua a ribadire la necessità di consumare 5 porzioni di frutta e verdura (suddivise in due di verdura e tre di frutta) nell’arco di una giornata per mantenersi in salute. Le quantità vanno da un minimo di 400 g fino ad un ideale di 600 g al giorno. Includere la verdura e la frutta tra le proprie abitudini alimentari garantisce il corretto apporto di sali minerali, sostanze antiossidanti, vitamine e altri nutrienti nella nostra dieta.
La realtà di tutti i giorni
La pausa pranzo è spesso il momento in cui si recupera il lavoro che ci siamo lasciati indietro o quel momento della giornata che dedichiamo alle commissioni più disparate: chi va in palestra, chi va dal parrucchiere, chi a fare la spesa… E chi riesce a mangiare? Sono moltissime le persone che scelgono di saltare la pausa pranzo limitandosi a bere un caffè o mangiando velocemente qualcosa di confezionato e poco sano.
Non c’è scelta peggiore, la pausa pranzo deve essere una vera e propria pausa, utile per ricaricarsi ed affrontare il pomeriggio pieni di energia. Questo non vuol dire abbandonarsi a pasti eccessivamente abbondanti, che rischierebbero solamente di far venire sonnolenza, ma mangiare pochi alimenti in grado di ricaricarci e fornirci i nutrienti giusti.
Prepara le tue ricette con i nostri estrattori Hurom
Pausa Pranzo: istruzioni per l’uso
Le verdure non dovrebbero mai mancare durante una pausa pranzo, soprattutto se crude. La verdura poi, può essere accompagnata da proteine semplici, quindi da pesce, legumi, frutta secca o carni magre come pollo e tacchino. Per chi fatica a rinunciare al pane, ottime alternative sono il pane integrale, ricco di vitamine, ferro e calcio o i cracker di riso, più leggeri e facili da digerire perché contengono minori quantità di glutine.
Ma il modo migliore per includere nella pausa pranzo la corretta quantità di verdura (e, perché no, anche di frutta) è quella di consumare un estratto preparato la mattina con il proprio estrattore di succo e conservato in un thermos.
I vantaggi di pranzare con un estratto appena fatto sono diversi: è possibile assumere più principi nutritivi in base ai nostri bisogni senza portare con noi voluminose ciotole di verdura; è facile da digerire e ancora più facile è l’assorbimento dei nutrienti da parte del nostro organismo; possiamo facilmente combinarlo con integratori naturali o super food come erba di grano, spirulina, bacche di goji o i semi di lino. Basterà poi accompagnare l’estratto con della frutta secca o dei carboidrati leggeri per ottenere il menu perfetto.
Idea n° 1: Popeye Juice
Per l’estratto servono 70 g di sedano, 100 g di spinaci e 230 g di mela. Bisogna lavare bene tutti gli ingredienti e tagliarli in pezzi di circa 3-4 cm (per la mela, basterà tagliarla a fettine, privandola dei semi).
Le verdure verdi sono ricche di vitamina A, C ed E, ma anche di folati e antiossidanti, fondamentali nella prevenzione dell’invecchiamento cellulare e di diverse altre malattie.
Abbina questo estratto ad un mix di frutta secca come mandorle e noci, ricche di acidi grassi insaturi, i cosiddetti grassi buoni, utili nello sviluppo delle facoltà cognitive.
Idea n° 2: C & C (cavolo e carota)
Un estratto di cavolo cappuccio (140 g), limone (40 g), barbabietola (50 g) e carota (170 g). È importante pelare la barbabietola ma non le carote né il limone, basta lavare tutto con molta cura e tagliare gli ingredienti in piccoli pezzi.
Le carote rafforzano le difese immunitarie e proteggono la vista, la barbabietola previene le malattie cardiovascolari, il limone è ricco di vitamina C ed ha proprietà purificanti, mentre il cavolo contribuisce a proteggere le pareti intestinali.
Perché non accompagnare questo estratto con delle gallette di riso (perfette anche per chi soffre di celiachia) o di riso e mais? Ne risulterà un pranzo da re!