Il controllo della glicemia è una condizione fondamentale per la nostra salute. I livelli di glucosio nel sangue, infatti, non sono costanti, ma cambiano continuamente secondo un andamento curvilineo.
Nel nostro organismo si alternano fasi di crescita con altre di diminuzione, a seconda dei pasti e della loro composizione.
A digiuno, soprattutto la mattina appena svegli, il livello glicemico è al minimo, ma dopo aver consumato un pasto si raggiunge quello che viene definito “picco glicemico”, ossia il livello più alto di glicemia derivante dalla trasformazione degli alimenti in energia, e quindi glucosio.
È possibile tenere sotto controlli i picchi glicemici grazie agli estratti? Scopriamolo in questo articolo!

L’indice glicemico dei centrifugati e degli estratti
Una delle domande che spesso ci si pone di fronte alla consumazione di un estratto, o di un centrifugato, è: “non contengono troppi zuccheri?”. Sebbene sia vero che i succhi estratti o centrifugati presentino una concentrazione glicemica superiore a causa della mancanza di fibre, è pur sempre vero che bisogna però fare alcune precisazioni!
La prima differenza riguarda la modalità di preparazione. Utilizzare una centrifuga, oppure un estrattore di succo a freddo, non è la stessa cosa!
Nel primo caso la macchina tagli e sminuzza la frutta ad alta velocità attraverso delle lame. Questa lavorazione si traduce in un altrettanta elevata produzione di calore che rischia di far ossidare il succo e demolire tutte le sue proprietà organolettiche.
Nel caso di un estrattore a freddo, invece, la frutta viene sminuzzata e pressata a velocità molto più basse in modo da mantenere una temperatura adeguata a non alterare le proprietà degli ingredienti.
Ecco quindi che l’estrattore, a differenza della centrifuga, diventa il primo importante alleato per ridurre l’apporto glicemico della frutta. Preservando tutti gli altri nutrienti, infatti, viene meno la predominanza della componente zuccherina degli ingredienti.
Il secondo fattore da tenere bene a mente è che un estratto di sola frutta è indubbiamente molto zuccherino, e quindi fortemente sconsigliato, se non per un consumo sporadico. Il consiglio è sempre quello di fare in modo che la componente predominante del succo sia costituta da verdura e ortaggi, piuttosto che dalla frutta. In questo modo, le fibre contenute nei primi due ingredienti faranno da “barriera” e ridurranno l’apporto di zuccheri.
Quali sono i frutti a basso indice glicemico?
L’indice glicemico, ricordiamolo, è un valore che indica la velocità con cui i carboidrati influiscono sui livelli di zucchero in circolo. La sua classificazione è la seguente:
- IG basso: fino a 55
- IG moderato: da 56 a 69
- IG alto: oltre 70
Più basso è l’IG e meno velocemente aumenta la glicemia dopo un pasto. La frutta ha generalmente un IG da basso a moderato, ma non è tutta uguale! Ecco la lista dei 10 frutti con IG più basso:
- Ciliegie
- Pompelmo
- Albicocca
- Pera
- Mela
- Arance
- Prugne
- Fragole
- Pesca
- Uva
Tutti questi frutti hanno un IG medio-basso e possono essere consumati anche come un semplice spunti, sia cotti che crudi. Dobbiamo ricordarci, inoltre, che più la frutta è matura, più tende ad aumentare il suo indice glicemico.
3 estratti che ti consigliamo
Ecco tre semplici e gustosissime ricette a basso indice glicemico che ti consigliamo di preparare!
Succo di fico d’India e kiwi
Tanto il fico d’India quanto il kiwi hanno un IG basso e sono ricchi di fibre, pertanto aiutano a ritardare l’assorbimento di zuccheri nel sangue e sono indicati nelle preparazioni di centrifughe per diabetici. Ecco la ricetta:
Ingredienti:
- 1 fico d’India
- 2 kiwi
Preparazione
- Lavare, sbucciare e tagliare i due ingredienti.
- Estrarre il succo aggiungendo un bicchiere di acqua se si desidera una consistenza non troppo densa.
- Berlo una volta al giorno, possibilmente a digiuno, per ottenere i primi risultati positivi.
Succo di carota e arancia
Carota e arancia sono due alimenti contenenti un elevato quantitativo di zucchero, e pertanto vanno consumati con moderazione. Tuttavia, essendo considerati di basso IG ed essendo particolarmente ricchi di antiossidanti, sono ideali per trattare il diabete, sempre a patto che il loro consumo non diventi eccessivo.
Ingredienti:
- 1 carota
- 1 arancia
Preparazione
- Lavare, sbucciare e tagliare la carota.
- Estrarre il succo dell’arancia.
- Porre gli ingredienti nella macchina ed azionare fino a ottenere un succo omogeneo.
- Consumarlo subito per beneficiare al meglio delle sue proprietà, una volta al giorno a digiuno.
Succo di spinaci e sedano
Infine, l’ultima ricetta proposta contiene spinaci e sedano, due alimenti dall’ IG basso in grado di apportare numerosi benefici al nostro corpo grazie all’alto contenuto di antiossidanti, vitamine, fibre e minerali.
Ingredienti:
- 2 manciate di foglie di spinaci.
- 1 gambo di sedano.
- 1 bicchiere d’acqua.
Preparazione
- Lavare gli ingredienti e tagliarli.
- Metterli nell’estrattore e azionare finché risultino ben amalgamati fra di loro.
- Si possono aggiungere cetriolo, limone o carota.
- Consumare il succo almeno due volte al giorno, la mattina a digiuno, e per la merenda.